Libro La Divina Commedia di Dante Alighieri (riassunto e analisi)

Libro La Divina Commedia di Dante Alighieri (riassunto e analisi)
Patrick Gray

Divina Commedia è stato scritto dal fiorentino Dante Alighieri tra il 1304 e il 1321. poema epico Genere letterario che racconta in versi le imprese degli eroi.

Tali imprese erano viste come un modello di virtù, vera o fittizia che fosse. L'opera rappresenta quindi una raccolta della cultura e del sapere medievale, sia religioso che filosofico, scientifico e morale.

In origine, il poema si intitolava Commedia È il nome dato alle opere a lieto fine, in contrapposizione al concetto classico di tragedia.

Quando Giovanni Boccaccio fu incaricato di scrivere sull'opera, la definì Divina Commedia per evidenziare la centralità dei valori cristiani.

Illustrazione del paradiso per La Divina Commedia di Gustave Doré

Possiamo riassumere la struttura e le caratteristiche di Divina Commedia come segue:

  • Un canto introduttivo
  • Tre capitoli: Inferno, Purgatorio e Paradiso
  • Ogni capitolo è suddiviso in trentatré canti
  • L'opera ha un totale di cento canzoni
  • L'inferno è formato da nove cerchi
  • Il purgatorio è composto da nove fasi, suddivise in: ante-purgatorio, sette gradini e paradiso terrestre.
  • Il Paradiso è strutturato in nove sfere e l'Empireo
  • Tutte le canzoni sono scritte in terza rima - versi creati da Dante - le cui strofe sono composte da terzine in decasillabi a rima intrecciata

Perché Dante ha organizzato l'opera in questo modo? Per il valore simbolico che i numeri avevano nell'immaginario medioevale, per cui svolgono un ruolo importante nell'organizzazione del testo e nell'esposizione delle idee di Divina Commedia Per intenderci:

  • Il numero tre, simbolo della perfezione divina e della Santissima Trinità;
  • Il numero quattro, in riferimento ai quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco;
  • Il numero sette, simbolo dell'insieme completo. Si riferisce anche ai peccati capitali;
  • Il numero nove, simbolo della saggezza e della ricerca del bene supremo;
  • Il numero cento, simbolo di perfezione.

Sintesi

L'illustrazione di William Blake mostra Dante in fuga dagli animali

Dante, alter ego del poeta, si perde in una selva oscura e all'alba raggiunge una montagna illuminata, dove viene assediato da tre animali simbolici: un leopardo, un leone e una lupa. L'anima di Virgilio, il poeta latino, viene in suo aiuto e lo informa che la sua amata Beatrice lo ha incaricato di condurlo alle porte del paradiso, ma per farlo devono prima attraversare l'inferno e il paradiso.purgatorio.

Nella prima parte del viaggio, Virgilio accompagna il pellegrino attraverso nove gironi infernali, nei quali Dante intravede le punizioni che i peccatori malvagi subiscono.

Nella seconda parte, il poeta pellegrino conosce il Purgatorio, un luogo dove le anime peccatrici ma pentite purificano i loro peccati per salire in cielo.

Nella terza parte, Dante viene accolto da Beatrice alle porte del paradiso, poiché a Virgilio è vietato l'ingresso perché pagano. Dante vede il firmamento e assiste alla vittoria dei santi e alla gloria dell'Altissimo.

Illuminato e convertito dalla rivelazione, il poeta pellegrino torna sulla terra e decide di testimoniare il suo viaggio in un poema per ammonire e consigliare l'umanità.

I personaggi principali della Divina Commedia sono essenzialmente:

  • Dante il poeta pellegrino, che rappresenta la condizione umana.
  • Virgilio Poeta dell'antichità classica che rappresenta il pensiero razionale e la virtù.
  • Beatriz L'amore adolescenziale di Dante, che rappresenta la fede.

Oltre a questi, Dante cita nel corso del poema vari personaggi della storia antica, biblica e mitologica, nonché figure riconoscibili della vita fiorentina del Trecento.

L'Inferno

Illustrazione del 1480 di Sandro Botticelli che raffigura l'inferno nella Divina Commedia

Guarda anche: Il mito di Prometeo: storia e significati

Abbandonate ogni speranza, voi che entrate!

La prima parte della Divina Commedia è l'inferno. Dante e Virgilio passano prima attraverso i vili, che lo scrittore chiama inutili. Giunti al fiume Aqueronte, i poeti incontrano il barcaiolo infernale, Caronte, che porta le anime alla porta dell'inferno.

L'iscrizione sulla porta recita: "O voi che entrate, abbandonate ogni speranza". L'inferno è strutturato in nove cerchi, dove i dannati sono distribuiti in base alle loro colpe.

Primo cerchio (non battezzato)

Il primo cerchio è il limbo o ante-inferno. In esso si trovano le anime che, pur essendo virtuose, non hanno conosciuto Cristo o non sono state battezzate, tra cui lo stesso Virgilio. La loro pena è di non poter godere dei doni della vita eterna. Da lì sono stati liberati solo i patriarchi di Israele.

Secondo cerchio dell'inferno (lussuria)

Riservato ai colpevoli di lussuria, uno dei peccati capitali. All'ingresso, Minosse esamina le anime e stabilisce la punizione. C'è Francesca da Rimini, una nobildonna italiana che dopo la sua tragica fine è diventata un simbolo dell'adulterio e della lussuria.

Terzo cerchio (golosità)

Riservato al peccato di gola. Le anime soffrono in una palude infettata da una pioggia gelata. In questo cerchio c'è il cane Cerbero e Ciacco.

Quarto cerchio dell'inferno (avarizia e prodigalità)

Il luogo è presieduto da Plutone, che il poeta rappresenta come un demone della ricchezza.

Quinto cerchio (rabbia e pigrizia)

Riservato ai peccati di pigrizia e di ira, Flegias, figlio del dio Ares e re dei Lapponi, è il traghettatore che porta le anime attraverso la laguna Stigia fino alla città infernale di Dite. I poeti incontrano Filippo Argenti, nemico di Dante. Alla loro vista, i demoni si infuriano.

Sesto cerchio (eresia)

Si manifestano le Furie della torre di Dite e Medusa, che vengono aiutate da un angelo che apre le porte della città per avanzare verso la cerchia dei miscredenti e degli eresiarchi, condannati ai sepolcri imbruniti.

Incontrano i nobili epicurei Farinata degli Uberti, avversario di Dante, e Cavalcante Cavalcanti, di casa Guelfa. Virgilio spiega al poeta i peccati secondo la scolastica.

Settimo cerchio dell'inferno (violenza)

Riservato ai violenti, tra cui i tiranni. Il guardiano è il Minotauro di Creta. I poeti sono trasportati dal centauro Nesso attraverso un fiume di sangue. Il cerchio è diviso in tre anelli o giri, a seconda della gravità del peccato: violento contro il prossimo; violento contro se stesso (compresi i suicidi); violento contro Dio, la legge naturale e l'arte.

Ottavo cerchio (frode)

È divisa in dieci fosse circolari e concentriche, dove sono puniti i ruffiani, gli adulatori, le cortigiane, i praticanti della simonia, gli indovini e gli impostori, gli imbroglioni (corrotti), gli ipocriti, i ladri, i consiglieri di frode, gli scismatici e i promotori di discordia, e infine i falsari e gli alchimisti.

Nono cerchio (tradimento)

Riservato ai traditori. I poeti incontrano i titani e il gigante Anteu li porta in braccio fino all'ultimo abisso. È diviso in quattro fosse così distribuite: traditori dei loro parenti, della loro patria, dei loro commensali e dei loro benefattori. Al centro c'è Lucifero in persona. Da lì escono nell'altro emisfero.

Purgatorio

Illustrazione di Gustave Doré del Purgatorio nella Divina Commedia

Lasciamo che la poesia morta riemerga qui,

O sante muse che mi date fiducia!

Lasciate che Calliope elevi un po' la sua armonia,

E accompagnare il mio canto con la forza

Con quello dei nove corvi il respiro,

Ha affossato ogni speranza di redenzione!

Il Purgatorio è il luogo dell'aldilà in cui le anime purificano i loro peccati per poter aspirare al Paradiso. Questa idea, profondamente radicata nell'immaginario medievale, è quella che Dante assume.

Invocando le Muse, il poeta raggiunge le rive dell'isola del Purgatorio, situata nell'emisfero australe, dove incontra Catone di Utica, che Dante rappresenta come il guardiano delle acque. Catone li prepara al viaggio attraverso il Purgatorio.

Antepurgatorio

I poeti arrivano all'antepurgatorio sulla chiatta guidata da un angelo. Incontrano il musicista Casella e altre anime. Casella canta una canzone da poeta. All'arrivo, Catone li rimprovera e il gruppo si disperde. I poeti notano la presenza dei convertiti tardivi e di quelli scomunicati per la loro ribellione (procrastinatori negligenti della conversione, morti improvvisi e morti violenti).

Durante la notte, mentre Dante dorme, Lucia lo trasporta alla porta del Purgatorio. Al suo risveglio, la guardiana gli incide sulla fronte sette lettere "P" in allusione ai peccati capitali, segni che scompariranno con l'ascesa al cielo. L'angelo apre le porte con le chiavi mistiche del pentimento e della conversione.

Primo cerchio (orgoglio)

Il primo cerchio del purgatorio è riservato al peccato di superbia, dove si contemplano esempi scultorei di umiltà, come il brano dell'Annunciazione, ma anche immagini della superbia stessa, come i brani della Torre di Babele. Dante perde la prima lettera "P".

Secondo cerchio (invidia)

Questo cerchio è riservato a coloro che purificano la loro invidia. Ancora, contemplano scene esemplari di virtù incarnate nella Vergine Maria, in Gesù stesso che predica l'amore per il prossimo o in brani dell'antichità.

Terzo cerchio (rabbia)

Il terzo cerchio è dedicato al peccato d'ira. Virgilio spiega a Dante il sistema morale del purgatorio e riflette sull'amore sbagliato. Il punto centrale è l'affermazione dell'amore come principio di ogni bene.

Quarto cerchio (pigrizia)

Questo cerchio è riservato al peccato di pigrizia. Si svolge un'importante discussione sul libero arbitrio e sulla sua relazione con le azioni umane che nascono dall'amore, sia nel bene che nel male.

Quinto cerchio (avidità)

Nel quinto cerchio viene eliminata l'avidità. In un livello del purgatorio, i poeti contemplano esempi della virtù della generosità. Il purgatorio trema per la liberazione dell'anima di Estacio, maestro e poeta latino che rende omaggio a Virgilio.

Sesto cerchio (golosità)

In questo cerchio, il peccato di gola viene purificato. Statio racconta come, grazie alle profezie della IV Eccloga di Virgilio, si sia liberato dalla cupidigia e abbia abbracciato il cristianesimo in segreto, ma proprio questo silenzio gli è valso la condanna. I penitenti sono soggetti alla fame e alla sete. Dante è sorpreso di vedere Foresto Donati salvato dalle preghiere della moglie.

Settimo cerchio (lussuria)

Riservato ai lussuriosi, Virgilio spiega la generazione del corpo e l'infusione dell'anima. Da un cerchio infuocato, i lussuriosi inneggiano alla castità. Incontrano i poeti Guido Guinizelli e Arnaut Daniel. Quest'ultimo chiede a Dante una preghiera. Un angelo annuncia che Dante deve attraversare le fiamme per raggiungere il paradiso terrestre. Virgilio lo consegna al suo libero arbitrio.

Paradiso terrestre

Nel paradiso terrestre, Maud, una vergine medievale, si offre di guidarlo e di mostrargli le meraviglie del paradiso. Iniziano un viaggio lungo il fiume Letes e appare una processione preceduta dai sette doni dello Spirito Santo. La processione rappresenta il trionfo della Chiesa. Appare Beatrice che lo esorta a pentirsi. Il poeta si immerge nelle acque dell'Eunoe e si rigenera.

Il paradiso

Disegno di Cristobal Rojas che rappresenta il paradiso in La Divina Commedia

Il paradiso della Divina Commedia è strutturato in nove sfere e le anime sono distribuite in base alla grazia ottenuta. Virgilio e Dante si separano. Il poeta inizia con Beatrice il viaggio verso l'Empireo, dove abita Dio.

La prima sfera è la Luna (gli spiriti che hanno infranto il loro voto di castità).

Le macchie sulla luna rappresentano coloro che sono venuti meno ai loro voti di castità. Beatrice spiega il valore dei voti davanti a Dio e cosa può fare l'anima per rimediare al suo fallimento. Partono per la seconda sfera, dove incontrano diversi spiriti attivi e benefici.

La seconda sfera è quella di Mercurio (spiriti attivi e benefici).

Lo spirito dell'imperatore Giustiniano informa Dante che in Mercurio si trovano coloro che hanno lasciato ai posteri grandi opere d'azione o di pensiero. Il poeta si chiede perché Cristo abbia scelto il destino della croce come salvezza. Beatrice spiega la dottrina dell'immortalità dell'anima e della resurrezione.

La terza sfera è Venere (spiriti amorosi)

La sfera di Venere è il destino degli amanti che sono riusciti a dominare la loro passione. Dante incontra Carlo Martello, erede al trono d'Ungheria, che espone due casi contrari nella sua stessa famiglia. Poi incontra Fulco di Marsiglia, che mette in luce i peccati di Firenze, soprattutto l'avidità del clero.

La quarta sfera è il Sole (dottori in filosofia e teologia)

Nella quarta sfera si trovano i dottori in teologia e filosofia. Di fronte ai dubbi di Dante, i saggi rispondono e insegnano. San Tommaso d'Aquino chiarisce la superiorità di Adamo e di Gesù Cristo rispetto alla sapienza di Salomone, parla di San Francesco d'Assisi e San Bonaventura elogia San Domenico.

Quinta sfera, Marte (martiri)

La quinta sfera è Marte, dedicata ai martiri della cristianità, considerati guerrieri della fede. Le anime dei martiri sono luci che si raggruppano a formare una croce. Beatrice elogia i caduti delle crociate e Dante incontra il suo antenato Cacciaguida, che era un crociato. Quest'ultimo preannuncia l'esilio di Dante.

Sesta sfera, Giove (governanti giusti)

È la sfera dedicata ai buoni governanti, dove Giove funge da allegoria (in quanto dio degli dei greci): qui Dante incontra i grandi condottieri della storia considerati giusti, come Traiano, di cui una leggenda dice che si convertì al cristianesimo.

Settima sfera, Saturno (spiriti contemplativi)

Saturno, la settima sfera, è il luogo in cui riposano coloro che hanno condotto una vita contemplativa sulla terra. Dante parla a San Damiano della dottrina della predestinazione, del monachesimo e dei cattivi religiosi. Anche San Benedetto esprime il suo disappunto per la sorte del suo ordine. Dante e Beatrice iniziano il passaggio all'ottava sfera.

Ottava sfera, stelle (spiriti trionfanti)

L'ottava sfera corrisponde alle stelle della costellazione dei Gemelli, che simboleggiano la Chiesa militante. Vi appaiono Gesù Cristo e la Vergine Maria, della cui incoronazione egli è testimone. Beatrice chiede a Dante il dono della comprensione. San Pietro lo interroga sulla fede, Giacomo sulla speranza e San Giovanni Evangelista sull'amore. Dante ne esce vittorioso.

Nona sfera, cristallina (gerarchie angeliche)

Il poeta vede la luce di Dio, circondata da nove anelli di corti celesti. Beatrice spiega a Dante la corrispondenza tra la creazione e il mondo celeste, e gli angeli sono descritti secondo gli insegnamenti di San Dionigi.

L'Empireo (Dio, Angeli e Beati)

Dante sale infine all'Empireo, luogo al di là del mondo fisico conosciuto, vera dimora di Dio. Il poeta è avvolto dalla luce e Beatrice è rivestita di una bellezza non comune. Dante distingue una grande rosa mistica, simbolo dell'amore divino, in cui le anime sante trovano il loro trono. Beatrice ottiene il suo posto accanto a Rachele. Dante è guidato nella sua ultima tappa da San Bernardo. Il SantissimoLa Trinità si manifesta a Dante sotto forma di tre cerchi identici. Dopo essere stato illuminato, Dante comprende il mistero dell'amore divino.

Biografia di Dante Alighieri

Dante Alighieri (1265-1321) è stato un poeta fiorentino, esponente della cosiddetta "corrente". Dolce stil nuovo (Il suo nome completo era Durante di Alighiero degli Alighieri, sposato con Gemma Donati. La sua prima opera letteraria fu la "Vita nuova" (1293), ispirata dal suo sentimento amoroso per Beatriz Portinari.

Dante fu coinvolto nella vita politica di Firenze a partire dal 1295. Partecipò con i Güelfo allo scontro con i Ghibellini. Fu ambasciatore a San Gimignano, alto magistrato di Firenze e membro del Consiglio speciale del popolo e del Consiglio dei Cento. Subì l'esilio dopo essere stato accusato di opposizione al papa, corruzione e cattiva amministrazione. Morì nella città di Ravenna all'età di 56 anni.

Tra le sue opere: "Vida Nova"; "De Vulgari Eloquentia" (riflessioni sul linguaggio popolare); "Divina Commedia" e "Il Convivio".

Guarda anche: L'esistenzialismo: il movimento filosofico e i suoi principali filosofi



Patrick Gray
Patrick Gray
Patrick Gray è uno scrittore, ricercatore e imprenditore con la passione di esplorare l'intersezione tra creatività, innovazione e potenziale umano. Come autore del blog "Culture of Geniuses", lavora per svelare i segreti di team e individui ad alte prestazioni che hanno ottenuto un notevole successo in una varietà di campi. Patrick ha anche co-fondato una società di consulenza che aiuta le organizzazioni a sviluppare strategie innovative e promuovere culture creative. Il suo lavoro è stato presentato in numerose pubblicazioni, tra cui Forbes, Fast Company e Entrepreneur. Con un background in psicologia e affari, Patrick apporta una prospettiva unica alla sua scrittura, fondendo intuizioni basate sulla scienza con consigli pratici per i lettori che vogliono sbloccare il proprio potenziale e creare un mondo più innovativo.